Intervista a Giorgio Vanni e Max Longhi
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Hanno portato la musica dance nelle sigle dei cartoni animati, facendo nascere tormentoni senza età e senza tempo: da Superman a Dragon Ball, dai Pokémon a My Hero Academia. Al di fuori delle sigle, tanti successi e riconoscimenti per due artisti al passo coi tempi. Il duo musicale Giorgio Vanni e Max Longhi hanno risposto alle domande di Testi Sigle Cartoni.
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Com'è nato il duo Longhi/Vanni?
G: Il duo Longhi/Vanni è nato più di 30 anni fa. Ci siamo conosciuti quando Max Longhi suonava in un gruppo insieme ad una mia cara cugina. Poi ha suonato anche nel mio gruppo storico, i Tomato, e da allora non ci siamo più lasciati. Tutt'oggi continuiamo a collaborare fianco a fianco.
Prima di intraprendere un percorso musicale insieme quali sono state le vostre influenze musicali?
G: Tra le mie influenze musicali, ci sono quelle fortissime della musica Black, che io adoro! Ho ascoltato e continuo ad ascoltare tanta musica Pop – perché sono abbastanza tamarro - ma sono da sempre affascinato alle opere di Marvin Gaye, Lenny Kravitz, Stevie Wonder e tanti altri. Max Longhi, invece, è stato da sempre influenzato da un grande della musica italiana e napoletana, cioè Pino Daniele, e dai Toto. Condivido molto i suoi gusti.
M: Sì, oltre a Pino Daniele e i Toto, comunque sono da sempre affascinato da altri compositori, come Hans Zimmer e altri autori di colonne sonore cinematografiche.
L'incontro con Alessandra Valeri Manera ha cambiato in qualche modo il vostro stile musicale?
G: L’incontro con la Manera non ha cambiato il nostro stile musicale però sicuramente l’ha consolidato. Diciamo che con lei abbiamo “scoperto” un po’ la nostra strada e la nostra passione per la musica dance e per il Tunz Tunz. Da allora non abbiamo più lasciato questa direzione e continuiamo a comporre melodie molto catching e memorabili su arrangiamenti dinamici e dance.
Quali sono tra le canzoni da voi composte, quella di cui vi ritenete pi˘ soddisfatti e quella che, forse, non proporrete nei live?
G: Quella che non proporrei ai live…non te la dico! (Ride) Scherzi a parte, credo che non ce ne siano. Invece quella che piace di più ad entrambi e della quale siamo molto orgogliosi è senz'altro Diabolik.
C'è un artista che vi porta a pensare "Quello/a è l'artista con cui avrei voluto collaborare da sempre"?
M: Per me Pino Daniele e anche altri, ma in particolare lui. Io comunque ho collaborato con artisti di alto livello, come Ricardo Montaner con cui abbiamo una Nomination a Latin Grammy.
G: Mi sarebbe piaciuto cantare con Tupac Shakur, Marvin Gaye, Sting, Boy George e Freddy Mercury. Stimo molto anche artisti e colleghi italiani e ho avuto la fortuna di lavorare con Pino Mango per dei cori di un brano, ma la mia passione per la musica Black è troppo forte. Un altro con cui mi piacerebbe collaborare è Bruno Mars…cioè o gli rubo la voce per invidia o ci lavoro insieme…meglio lavorarci insieme! (Ride).
Lo scrivere sigle TV vi ha mai chiuso altre porte?
G: Sicuramente ci hanno definito di più e ci hanno collocato principalmente in quel mondo lì. Magari lavorare in questo mondo ha chiuso qualche porticina, ma ha spalancato anche dei portoni enormi! In ogni caso, devo dire che ultimamente alcune di quelle porticine chiuse si stanno riaprendo: molti artisti, al di fuori del mondo delle sigle, ci hanno chiesto e continuano a chiederci di scrivere dei pezzi per loro e noi siamo molto felici di questa stima. In ogni caso, in passato, abbiamo scritto molti pezzi per artisti italiani importanti che sono al di fuori del mondo dei cartoni, artisti come Laura Pausini, Mietta, Miguel Bosè, Cristiano De André e altri…ma il nostro “brodo” restano le sigle.
Giorgio, ti piacerebbe tornare sul palcoscenico di Sanremo? Da solo o in duetto con un collega? E a te Max, tornare a dirigere?
G: Certo mi piacerebbe! Per me qualsiasi palco è un palco degno su cui salire e ritornare, ma ovviamente Sanremo sarebbe il top! Mi piacerebbe suonare con Nek!
M: Ovviamente, Sanremo è sempre Sanremo!
Giorgio, ti piacerebbe tornare, come negli anni '80, a scrivere nello stile black/soul?
G: Ma guarda, in realtà ogni giorno io penso a qualche melodia in stile Black/Soul o almeno spero lo siano.
Ai tempi della vostra collaborazione con Valeri Manera, ci sono mai stati forti dibattiti nei vostri pezzi o produzioni?
G: Allora tra me e Max ci sono sempre forti dibattiti…e menomale! Come dice un saggio cinese: “Se due soci vanno sempre d’accordo, uno dei due non serve a niente.” Con Alessandra, più che dibattiti ci sono stati molti confronti; ad esempio, Diabolik è stato oggetto di confronto tra noi e lei: Alessandra aveva dei piccoli dubbi sul brano perché, obiettivamente, la melodia di Diabolik è più “matura” rispetto a quelle di altre sigle più energiche e dance e forse anche più “infantili”. Ovviamente, abbiamo ragionato su questa cosa ma alla fine abbiamo portato avanti il nostro lavoro e alla fine è stato un successo: durante uno dei primi concerti dopo l’uscita del pezzo di Diabolik, infatti, ci rendemmo conto che tantissimi bambini la cantavano a squarciagola e allora abbiamo capito che, se pure i dubbi erano giusti, alla fine abbiamo fatto bene a “rischiare”.
Avete mai pensato a una produzione Longhi/Vanni/D'Avena, al di fuori delle sigle dei cartoni animati, ora che entrambi non siete pi˘ legati a Mediaset?
G: L’abbiamo pensato e lo abbiamo anche fatto per due volte: la prima è stata per una trasmissione alla quale ha partecipato e una per il film dei Puffi, dove lei ha doppiato uno dei personaggi. Abbiamo anche pensato ad altri duetti, anche per Sanremo, ma alla fine non è andata in porto purtroppo. Chissà in futuro cosa succederà.
Nei tempi dei vostri inizi individuali, avete rimpianti?
G: Diciamo che ho un solo rimpianto…essere nato bianco, ma non perché non sono fiero della mia nazionalità quanto per la voce. Mi piacerebbe avere le corde vocali degli artisti della musica Black! Quando sento Marvin Gaye, Bruno Mars e gli altri io vado fuori di testa!
Come ho chiesto a tutti gli autori che ho intervistato, c'è un "dietro le quinte" che ricordate con più piacere e uno un po' meno?
G: Episodi positivi belli ce ne sono tantissimi. Tra questi c’è il primo Lucca Comics: era tra le prime volte che ho avuto una folla di circa 7 mila persone davanti e, come si sa, per un artista non è mai facile. Ero emozionatissimo e dietro le quinte, prima di salire sul palco, ho iniziato a saltellare per scaricare quella tensione positiva che ho sempre prima dei live. Però quella volta lì è stato ancor più intenso… perché quando hai un pubblico così che urla, ti acclama ed è impaziente di cantare con te è una figata! Un altro episodio bello è successo a Vinci, alla Festa dell’Unicorno, e che poi si è ripetuto spesso anche da altre parti: un gruppo di fan che mi ha visto prima del live e che ha iniziato a cantare la sigla di Naruto “Io credo in me, nel cuore mio…”, tutti insieme e senza base…una cosa bellissima! Di episodi negativi ce ne sono stati un po’, ma niente di eclatante. Però devo dire che ci siamo rimasti molto male quando è capitato che, per l’inadempienza di alcune organizzazioni riguardo alle richieste tecniche, non abbiamo potuto esibirci e soddisfare il pubblico. Questa cosa qui è una cosa che non mi piace perché non mi sento a posto con me stesso e con i miei fan. Molto spesso infatti, faccio lo stesso qualche pezzo per accontentare lo stesso i ragazzi che sono lì per me anche se da contratto potrei fregarmene e andarmene…invece preferisco comunque esibirmi, anche se per poco. Ricordo che una volta, dalla rabbia ho dato un pugno nell'ascensore dell’hotel e mi sono fatto male la mano.
Oltre a Ispettore Fabre quante sigle ci sono che non sono ancora state rese pubbliche?
G: Non so il numero preciso, se non sbaglio 3-4…oltre a tanti provini.
Ho scoperto che di versioni straniere di Gormiti - Un'altra avventura ne sono state realizzate circa una dozzina. E' il brano con il maggior numero di versioni di una sigla italiana. Tra le vostre sigle è l'unica ed essere stata esportata?
G: Lo sai che non sapevo fossero così tante? Pensavo solo 3-4 versioni! Comunque si, se non erro solo le sigle dei Gormiti.
La vostra sigla preferita?
M: La mia, in assoluto, Diabolik!
G: Io non lo so, ce ne sono tante…poi vado in fissa per un pezzo ogni volta che lo riprovo con la chitarra. Ad esempio adesso sono nel periodo Doremì che sto riproponendo anche ai live. Mi piace anche molto cantare Zoids e Beyblade…ma non ne ho una preferita in assoluto.
In tanti anni di collaborazione, avete mai litigato?
G/M: Abbiamo discusso tante volte e continuiamo a farlo, ma mai nulla di irrisolvibile!
Pregi e difetti dell'altro?
G: Uno dei pregi di Max è che è un grande lavoratore, è molto professionale e si prende tante incombenze sulle spalle togliendole, spesso, a me…lo stimo molto per questo suo lato! Un difetto…che poi non è solo un difetto, è che è molto preciso, a volte anche troppo! (Ride).
M: Uno dei suoi pregi è sicuramente la creatività: sta sempre lì con la chitarra a lavorare a melodie e testi nuovi e sperimenta molto. Un difetto? L’indecisione! Non sa mai cosa scegliere: al ristorante, in un negozio, al bar…è sempre indeciso! (Ride)
Vi è mai capitato una figuraccia durante un vostro concerto o in qualche partecipazione?
G: Non è mai capitata una figuraccia, perché siamo professionisti e lo dico con molta tranquillità, senza presunzione. Portiamo sempre a casa il risultato anche quando si presentano delle situazioni particolari, problemi tecnici o di altro tipo. L’importante è fare le cose con passione e dedizione…
M: Anche se a volte dimentica i testi…ma quella è diventata più una cosa su cui ridere.
G: Proprio per questo, ormai, Max mi ha imposto il gobbo così non ho più problemi di memoria. (Ridono).
Quali progetti ci sono in cantiere?
G: Ci sono tanti progetti e di alcuni non ne possiamo ancora parlare. Possiamo dirti che continueremo il nostro tour del Toon Tunz in Italia, per cui aggiornatevi sempre sia sui social che sul web e continueremo a fare musica e collaborazioni. Tra le tante in programma, torneremo sicuramente a lavorare con Maurizio Merluzzo, con Mark The Hammer abbiamo in mente di lavorare a qualcos’altro insieme; con Filippo Caccamo sicuramente lavoreremo a qualche video e poi con tanti altri, tra cui Claudio Moneta e con grande speranza ho in mente di fare qualcosa con Grido. Ah, da poco ho lavorato anche con Space Valley, quindi seguiteli su Youtube per non perdere il nostro video!
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di Massimo Banin
Foto © proprietà Lova Music Srl
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